Alla manifestazione settembrina Piante e Animali Perduti a Guastalla si sono succeduti negli anni vari intrecciatori e cestai. A partire dai mai dimenticati cestai guastallesi “Gianni e Scheggia” capaci di lavorare rami di cespugli del Po ma anche sottilissimi listelli di anime di pioppo, in ogni edizione c’è sempre qualche artista che mostra la sua invidiabile capacità creativa con materiale naturale. Lo stesso avviene in primavera durante un’altra manifestazione, questa volta in riva al fiume: Georgica al Lido Po di Guastalla.
I più stupiti sono i bambini che vedono in quelle mani veloci al lavoro un qualcosa di magico in un’epoca come la nostra in cui il lavoro manuale sembra destinato a un futuro di progressivo abbandono.
Ma non è solo questione di arte dell’intreccio, va ricordato che le fibre vegetali hanno un posto rilevante nell’ecosistema-Italia perché è proprio nel nostro Paese che si trova circa la metà della biodiversità europea. Perché quindi non ricordare che tra la grande varietà che possediamo di arbusti e piante un posto ce l’hanno proprio quelle che possono essere intrecciate. L’arte dei cestai e intrecciatori va anche perciò nella direzione di informare sulle caratteristiche di queste piante per poterle conoscere e salvaguardare.
Piante e Animali Perduti ha tra i suoi obiettivi proprio questo: approfondire un tema botanico di grande interesse. I salici, quali il salice da cesta, il salice nero, il salice odoroso e molti altri, che ornano tutto il corso del fiume Po e quindi sono parte dell’habitat attorno a Guastalla che ospita la manifestazione.
I salici hanno accompagnato la storia dell’uomo perché sono piante generose, reperibili ovunque e in grande quantità lungo il Grande Fiume, crescono rapidamente e offrono giovani rami con una caratteristica preziosa: sono lunghi, diritti e flessibili, un materiale praticamente perfetto con cui legare oggetti, realizzare utensili, costruire cesti per i più svariati usi di contenitore, nasse per la cattura del pesce ma anche graticci o le strutture stesse degli edifici di molti secoli fa su cui si faceva aderire la malta per creare muri.
A Guastalla il 24 e 25 settembre si entrerà in questi temi e si vedrà tutto dal vivo durante il raduno dei cestai e intrecciatori dal titolo “Intrecci sul Po, la cesteria sul grande fiume” promosso da Piante e Animali Perduti con il Gruppo Cestaie e Cestai Italiani nato nel 2017 di cui fanno parte molti intrecciatori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Saranno all’opera a Guastalla durante laboratori per adulti e bambini, in una mostra dedicata ai materiali: “La tavolozza del cestaio, biodiversità e intrecci in Italia” oltre al convegno dal titolo “Turismo esperienziale: intrecci e territorio”.
Oltre a quello botanico, culturale e informativo c’è anche un risvolto turistico perché chi viaggia è sempre più alla ricerca di sensazioni o ricordi che solo le cose spontanee, genuine sanno offrire. Non basta la foto, è sempre più richiesta l’emozione, l’esperienza “diversa” da poter condividere.
Anche per questo nasce “Turismo Esperienziale: Intrecci e Territorio”, un incontro che ha l’intento di presentare un movimento globale in forte crescita che coinvolge i turisti durante i loro viaggi in una serie di attività indimenticabili con un forte impatto, proprio come l’arte dell’intreccio che produce opere vive, uniche.
Questo è davvero un modo molto efficace per un coinvolgimento massimo del turista che si può immergere nelle atmosfere di un luogo, dialogando con le persone e apprezzando la storia e le tradizioni. Lo può fare coinvolgendo i sensi creando connessioni a livello fisico, emotivo, spirituale, sociale e intellettuale.
Durante l’evento verranno quindi proposte alle famiglie varie attività e laboratori dell’intreccio, pensati sia per gli adulti che per i bambini. Non solo: durante questi corsi dal vivo sarà possibile imparare lavorando con le mani alcune basilari tecniche di intreccio che produrranno oggetti da portare a casa come ricordo molto personale e duraturo dell’esperienza. E’ prevista poi la realizzazione di un cesto gigante, capace di ospitare al suo interno più persone, in piazza Mazzini, giusto nel cuore di Piante e Animali Perduti.
I partecipanti all’evento potranno provare a intrecciare alcuni rami di salice da vimini direttamente delle pareti del cesto, oppure potranno guardare gli altri partecipanti creare l’opera. In ogni caso una esperienza coinvolgente.
Saranno anche presenti alcuni banchi dove saranno presentate dimostrazioni pratiche d’intreccio con la vendita dei manufatti autoprodotti dai partecipanti. L’esposizione “La tavolozza del cestaio, biodiversità e intrecci in Italia” consisterà in una piccola selezione delle essenze da intreccio normalmente utilizzate da intrecciatori e cestai. Saranno esposte oltre 40 tipologie di vimini ed erbe palustri (salici, castagno, canna comune, olivo, ginestra, giunco, tipha, sanguinella, olmo, amorpha fruticosa, nocciolo, ecc) diverse per colori e caratteristiche specifiche per la resa finale desiderata e le doti che consentono diversi livelli di intreccio.
foto: Gruppo Cestaie e Cestai Italiani