Anche l’edizione 2023 di Piante e Animali Perduti ospita a Guastalla, come ormai da molti anni, il convegno annuale di RARE, associazione Razze Autoctone a Rischio Estinzione, giunto alla sua ventesima edizione.
L’evento è previsto per sabato 23 Settembre 2023 dalle 9,30 alle 13,00 in Palazzo Ducale (via Gonzaga) nel cuore della manifestazione Piante e Animali Perduti.
Il tema 2023 è il seguente: Itinerario della biodiversità e della etnologia agro-zootecnica della Regione Emilia-Romagna e sua divulgazione: nuove sfide e nuove opportunità per le razze autoctone.
Dopo la presentazione del convegno, affidata a Daniele Bigi dell’Università di Bologna, il programma prevede vari interventi che di seguito riassumiamo.
Francesco Perri della Regione Emilia Romagna introdurrà il tema del progetto presentato dalla Regione al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali denominato “Itinerario della biodiversità e della etnologia agro-zootecnica della Regione Emilia-Romagna e sua divulgazione”, che prevede una serie di sopralluoghi e approfondimenti sulle razze locali, l’acquisizione di materiali documentali e fotografici e l’organizzazione di iniziative di divulgazione.
Daniele Bigi dell’Università di Bologna tratterà del prezioso patrimonio regionale Emiliano-Romagnolo di razze autoctone, ben 25 finora censite. Da ricordare le razze bovine Reggiana, Garfagnina, Modenese, Ottonese-Varzese, Pontremolese e Romagnola; le equine: il cavallo del Ventasso, il Bardigiano, il Cavallo Agricolo TPR, l’Asino Romagnolo; le ovine come la Cornella Bianca, la Cornigliese, la Pavullese e l’Appenninica assieme alle razze suine rappresentate dalla Mora Romagnola.
Alessio Zanon, Presidente RARE entrerà nel merito del patrimonio di razze avicunicole autoctone della nostra regione, allevate soprattutto per scopo amatoriale: Pollo Modenese, Pollo Romagnolo, Tacchino di Parma e Piacenza, Tacchino Romagnolo, Oca Romagnola, Colombo Piacentino, Colombo Reggianino, Colombo Romagnolo, Colombo Sottobanca Modenese, Colombo Triganino. Ma esistono anche casi di riscoperta dell’allevamento a fini produttivi.
Riccardo Fortina e Sonia Tassone dell’Università di Torino e membri RARE parleranno di un tema particolarmente attuale come quello del cambiamento climatico in relazione alla zootecnia. Infatti sappiamo come gli allevamenti siano indicati come una delle cause dei cambiamenti. A questo proposito le razze autoctone e le tecniche di allevamento tradizionali potrebbero giocare un ruolo sinora poco conosciuto e poco studiato nella soluzione del problema.
Antonio Contessa, Vicepresidente RARE, analizzerà la sfida globale del settore agro-zootecnico per i prossimi anni: garantire alimenti sicuri per l’uomo, prodotti in modo sostenibile per l’ambiente e attraverso processi che tutelano la salute e il benessere degli animali. Il nuovo Regolamento CE 429/2016 sulla sanità animale è la base legislativa principale di ciò. Più prevenzione, biosicurezza, sorveglianza, sostanzialmente un maggiore controllo su tutta la filiera con regole dettagliate che coinvolgono e responsabilizzano operatori, associazioni e veterinari. In definitiva un sistema dove viene anche esaltata in generale la biodiversità per facilitare la produzione e la commercializzazione di cibo sicuro. A questo proposito gli stabilimenti che detengono animali allevati in modo estensivo come le razze autoctone rivestono un ruolo fondamentale.
Roberto Ferrari, di RARE, proporrà la sfida di immaginare un’altra agricoltura, forse l’ultima rimasta, l’unica ancora possibile, che sia etica e duratura. L’agricoltura Organica e Rigenerativa impone un drastico cambiamento di mentalità, un approccio totalmente diverso rispetto ai metodi del recente passato, quindi un cambiamento culturale. Questa nuova filosofia pone alla base la fertilità del terreno, il suo mantenimento, o addirittura il ripristino di quella perduta.
Occorre il ricorso a pratiche quali il sovescio, l’avvicendamento delle colture e la semina effettuata direttamente sul terreno sodo. Il comparto zootecnico deve saper trarne immensi vantaggi. L’Agricoltura Organica e Rigenerativa invita a sperimentare osservando la Natura. Uomini nuovi e antichi animali uniti nel tentativo di scrivere un finale diverso alla nostra storia.
Paolo Corsinotti di RARE presenterà il percorso in varie tappe che ha portato alla completa sostituzione della razza suina ex- Emiliana/Modenese a partire dal 1873 con le prime esperienze di introduzione della razza Yorkshire. Un lavoro di ricerca basato sulle fonti storiche e grazie sia alla biografia del Prof. Antonio Zanelli che agli articoli del Prof. Ottavio Parisi, già Direttore dell’Istituto sperimentale di Zootecnia di Modena. A Reggio Emilia l’agricoltura di quel tempo assunse una importanza rilevante di livello nazionale, grazie alla presenza di scuole e di strutture come “Il Regio Stabilimento Zootecnico di Reggio Emilia” che costituirono un punto di riferimento della suinicoltura, dell’allevamento bovino da latte e delle tecniche di caseificazione, apportando un significativo sviluppo del settore, lasciando tante luci e alcune ombre.
Nell’articolo: Asino Romagnolo e Cavallo Bardigiano. Foto RARE.